ascolto che cura

In un rapporto umano, la vera differenza la fa l’ascolto.

Quando parliamo con qualcuno in grado di creare spazio e silenzio dentro di sé per ascoltarci, ci sentiamo a nostro agio. Ci sentiamo liberi, non giudicati, probabilmente anche compresi.

E quando c’è questo tipo di sintonia possiamo vivere un processo creativo per cui la comunicazione cambia il modo stesso di percepire noi stessi e le nostre idee. C’è spazio per apprendere, cambiare, crescere insieme.

Ecco, anche con il corpo credo sia la stessa cosa. Nei suoi compensi, nelle sue piccole o grandi disfunzioni di movimento, l’ascolto fa la differenza.

In primis l’ascolto verso se stessi, e poi la possibilità di incontrare mani che ascoltano, che possano amplificare la capacità di ascolto.

Può sembrare strano ma è la cosa più semplice – e forse ovvia – che ci sia.