Stanchezza centrale vs stanchezza periferica

stanchezza centrale

Mentre lavoravo alla bibliografia del mio libro, mi sono imbattuto in questa ricerca che studia i processi che contribuiscono alla sensazione di fatica muscolare.

Tra le tante cose che emergono dalla sua lettura, mi ha colpito il fatto che la forza di una contrazione muscolare dipende (anche) dalla quantità di neuroni motori incaricati di inviare il segnale di contrazione al muscolo. I neuroni motori a quanto pare si “stancano” prima delle cellule muscolari e hanno bisogno di darsi il cambio. Se i neuroni motori sono “stanchi”, ci sentiamo affaticati e con poca energia muscolare. Questa è una fatica o stanchezza centrale, cioè che riguarda il sistema nervoso, contrapposta ad una fatica muscolare, quindi periferica.

Quindi è possibile che molto spesso, quando ci sentiamo fisicamente affaticati, in realtà stiamo percependo questa stanchezza centrale. E questo succede soprattutto se facciamo le stesse cose per tante ore.

Ecco una informazione interessanti per tutti gli appassionati di movimento: quando eseguiamo un movimento o un esercizio, se facciamo tante ripetizioni senza pausa, stiamo procurando più stanchezza al sistema nervoso che al muscolo. Se facciamo numerose pause invece, invogliamo il nostro cervello a trovare nuovi neuroni da “accendere” per eseguire il movimento successivo.

La chiave per ogni tipo di apprendimento è saper dosare le opportune pause tra una ripetizione e l’altra. Altrimenti – specie davanti a compiti elaborati come suonare uno strumento musicale o padroneggiare una abilità raffinata – rischiamo di accanirci nella ripetizione del gesto che desideriamo migliorare, e di andare incontro a sensazioni di frustrazione e spossatezza, che, insieme ad una percezione di indebolimento, segnalano stanchezza centrale.

In una lezione di movimento Feldenkrais, siamo invitati a fare delle brevissime pause tra un movimento e l’altro, in modo che ogni ripetizione abbia qualcosa di nuovo. Così il movimento ha la possibilità di essere rappresentato in maniera più ricca nelle corrispondenti mappe cerebrali e possiamo migliorare i movimenti della vita quotidiana.

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